Progetti
Salotto al museo
“Il Salotto al Museo. Incontri thematici”, giunto ormai oltre la trentesima edizione, consiste in una serie di incontri di cultura a cura di Roberta Trombetta. Nella splendida cornice della Sala Conferenze del Museo Mario Antonacci, allestita come un’ immaginaria sala da thé di un salotto ottocentesco, i partecipanti potranno immergersi nei più svariati argomenti culturali, musica, conferenze, arte e teatro per riprodurre la più famosa delle arti salottiere dell’ottocento: la conversazione.
Ogni incontro, con cadenza mensile da dicembre a maggio ha una durata di circa un’ora e sviluppa ogni mese un diverso tema, il Natale, il viaggio, le arti sceniche, le donne, la letteratura e l’arte, in maniera discorsiva e coinvolgente, spesso interattiva, durante la degustazione di thè e biscotti, con tazze e teiere di porcellana.
Prenotazione obbligatoria (massimo 45 persone)
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni +39 0693295444-443-442
museo@comune.albanolaziale.rm.it
Edizioni passate
Corso di Archeologia e Storia Antica
Giunto alla quarantaduesima edizione, il “Corso di Archeologia e storia antica”, a cura del direttore del Museo Massimiliano Valenti, è il più longevo e uno degli appuntamenti fissi immancabili dell’offerta dell’Istituzione museale. Dapprima concepito come sempice incontro didattico e formativo, in anni più recenti si è trasformato in un vero e proprio Corso di aggiornamento tematico. Con cadenza settimanale, alle ore 17.00 del Giovedì, tra fine febbraio e maggio, si susseguono una decina di conferenze di circa 45/60 minuti, tenute dai massimi esperti del tema prescelto. Il Corso, a pagamento, è un ottimo esempio di gestione virtuosa, poiché il ricavato delle iscrizioni copre parte delle spese organizzative. Il Corso viene quasi sempre in seguito pubblicato a stampa in volumi monografici, inseriti in una specifica collana editoriale.
Ingresso a pagamento (max 60 posti)
Info e prenotazioni +39 0693295444-443-442
direzionescientifica.museo@comune.albanolaziale.rm.it
Ogni incontro, con cadenza mensile da dicembre a maggio ha una durata di circa un’ora e sviluppa ogni mese un diverso tema, il Natale, il viaggio, le arti sceniche, le donne, la letteratura e l’arte, in maniera discorsiva e coinvolgente, spesso interattiva, durante la degustazione di thè e biscotti, con tazze e teiere di porcellana.
Edizioni passate
Atmosfere del Mondo Romano Antico
Tra le molteplici attività dei Musei Civici, l’archeologia sperimentale, praticata ormai da molti anni, ha sempre avuto un ruolo di rilievo. Inizialmente tale attività sperimentale si è rivolta all’Esercito Romano con l’obiettivo primario di rivalutare il circuito monumentale e archeologico di Albano, collegato alla presenza della Seconda Legione Partica Severiana. Contemporaneamente è nata l’idea di sviluppare, oltre all’aspetto militare, anche quello civile. È stato quindi elaborato un progetto di studio e sperimentazione sull’abbigliamento nell’antichità romana che è stato realizzato didatticamente con le scuole elementari e medie. Nelle ultime edizioni è stata approfondita ancora di più l’interessante tematica relativa alla vita civile romana. L’obiettivo ambizioso e gravoso, è stato ed è, quello di conferire un livello stabile di qualità ed interesse alla manifestazione e coinvolgere i cittadini e le attività produttive di Albano, a partecipare anche in prima persona all’evento. Questa importante manifestazione costituisce una decisiva tappa per la valorizzazione dell’immagine e della crescita culturale della città di Albano e per diffondere la conoscenza della manifestazione “Atmosfere dal mondo romano antico” anche in ambito Europeo. E’ una grande manifestazione culturale e di spettacolo che vedrà inoltre realizzate delle rievocazioni di scene di vita quotidiana e di suoni e movenze di musici e danzatrici. Il Progetto prevede diversi momenti di spettacolo come monologhi e veri e propri spettacoli teatrali dedicati al periodo romano. Nell’ambito dell’archeologia sperimentale, tutti i suoni e le musiche con strumenti sono ricreati filologicamente e vengono effettuate danze e sacrifici che nella loro suggestione, fanno rivivere le movenze di menadi e satiri oppure risvegliano la sacralità dei gesti dei sacerdoti che gli artisti dell’antichità hanno immortalato staticamente sulle pareti di abitazioni e di templi, sui vasi di ceramica e in gruppi scultorei di incalcolabile valore artistico. Non manca comunque la parte dedicata all’esercito romano che prevede l’addestramento ai pali, le diverse tipologie di armamento legionario (compresi gli arcieri), le formazioni tattiche con i diversi ruoli dei soldati all’interno della centuria, del manipolo e della legione. Si arriva alla costruzione di un vero e proprio accampamento, che è un’impresa molto impegnativa, ma che permette la sperimentazione dell’uso corretto degli scudi nella tecnica della testudo (testuggine). Tutto ciò costituisce un luogo ideale, anche se di piccole proporzioni, per la sperimentazione didattica e la creazione di uno spazio in cui respirare il clima e il fermento della vita militare. Si possono toccare con mano le armature e gli attrezzi dei soldati e colloquiare con gli stessi protagonisti della Rievocazione Storica. Numerose sono le attività didattiche come: laboratori rivolti ai ragazzi in età scolare, tavoli in cui sono riprodotti i mestieri del periodo imperiale romano e esercitazioni dei legionari e dei gladiatori rivolte ai bambini che vi prendono parte, a cura di tutte le Associazioni che collaborano con il Museo: la Legio Secunda Parthica Severiana il gruppo di gladiatura del Gruppo Storico Romano, la Legio XXX Ulpia. Molto importante è anche la collaborazione con l’Istituto di Archeologia di Belgrado.
Edizioni passate
Fiera della Piccola Editoria dei Beni Culturali
Manifestazione volta alla valorizzazione della piccola editoria che si occupa di beni culturali (storia antica, antropologia, archeologia, arte e restauro). Un’editoria di nicchia, nel senso che paga gli alti costi della distribuzione (e dunque della visibilità), ma che produce volumi di alta qualità, frutto dell’azione di ricerca e divulgazione promossa da Musei ed Enti locali e in collaborazione con importanti e prestigiose Istituzioni (Soprintendenze, Università, Regioni, Enti di ricerca).
L’evento vuole far assumere ai Castelli Romani un punto di riferimento centrale nella diffusione della cultura, svincolato dalle logiche di mercato troppo incentrate su Roma, facendo affidamento su un bacino ragguardevole di utenti, non sempre disposto a raggiungere la Capitale.
La manifestazione è articolata in presentazioni pubbliche (realizzate da accademici, giornalisti e studiosi del mondo della cultura), spesso dialogate a più voci, e stands espositivi per le varie case editrici.
Uno sforzo, culturale oltre che organizzativo, cui hanno aderito negli anni numerosi editori (nazionali e locali), associazioni di categoria (in qualità di editrici) e istituzioni (musei civici e sistemi museali, anche essi in qualità di editori), premiato da un alto numero di visitatori.