Didattica

Laboratori

Archeologi in erba. Disegno dei reperti archeologici del Museo e allestimento di una piccola mostra dei disegni

a cura di Maria Cristina Scarnecchia

Il laboratorio vuole coinvolgere i bambini nell’allestimento di una mostra temporanea al Museo Civico di Albano Laziale, esponendo i loro disegni ispirati a reperti archeologici e stimolando la creatività e l’apprezzamento per il patrimonio culturale della propria comunità. 

Fasi del Laboratorio: 

1) Introduzione e Discussione (20 minuti): 

Breve introduzione sull’archeologia e sull’importanza di preservare il patrimonio culturale. Verranno mostrate alcune fotografie o immagini di reperti archeologici esposti nel museo per ispirare i bambini.

2) Presentazione dei Reperti (30 minuti):

Ispirati dalle immagini fornite, discuti con i bambini sui vari tipi di reperti archeologici presenti nel museo. Spiegazione dell’obiettivo del laboratorio: creare disegni ispirati a questi reperti.
Attività di Disegno (60 minuti): verranno forniti fogli di carta e materiali per disegnare. Ogni bambino sceglierà un reperto archeologico e lo disegnerà con la propria interpretazione artistica.
Etichettatura dei Disegni (20 minuti): con i bambini verranno create delle etichette per i loro disegni, indicando il titolo dell’opera, l’artista (loro) e una breve descrizione.
Presentazione dei Disegni (30 minuti): ogni bambino presenterà brevemente il proprio disegno agli altri partecipanti, spiegando la scelta del reperto e la tecnica utilizzata. 
Allestimento della Mostra temporanea (40 minuti): organizzazione dei disegni su tavoli o pannelli espositivi. Con nastri adesivi e cartoncini si procederà nell’etichettare ogni disegno con il titolo e il nome dell’artista.
Tour guidato della mostra temporanea (30 minuti): Si organizza un breve tour guidato della mostra temporanea, dove i bambini mostrano ai visitatori i loro disegni e spiegano le loro interpretazioni artistiche.
Riflessione Finale (20 minuti): il laboratorio si concluderà con una breve discussione su ciò che i bambini hanno imparato e sperimentato. 

Verrà chiesto loro cosa hanno trovato più interessante e cosa hanno imparato durante questa esperienza.

Materiali:

1) Fogli grandi di carta bianca; 2) matite colorate, pastelli e pennarelli; 3) fotografie o immagini di reperti archeologici; 4) cartoncini per etichette; 5) nastri adesivi; 6) tavoli e supporti per i disegni; 7) schede informative sui reperti archeologici (opzionale).

Età: Scuola primaria
Durata: 4 ore

Gli animali nella Preistoria – Laboratorio di archeo-zoologia

a cura del dott. Giuseppe De Angelis (archeologo)

Questo laboratorio è aperto a tutti gli studenti, a partire dalle classi di III° Elementare (anno in cui si inizia a studiare la Preistoria). Linguaggio specialistico e approfondimenti tematici varieranno a seconda delle fasce di età degli alunni.

Tema e scopi del laboratorio:

Spiegare che cosa studia l’Archeozoologia e quali sono le differenze tra questa disciplina e la Paleontologia, spesso confuse tra loro. Passare quindi alla descrizione delle principali specie animali che rientrano nel lungo periodo cronologico che va dal Paleolitico inferiore (circa 250.000 anni fa) al Neolitico (circa 10.000 anni fa), con particolare attenzione agli animali che hanno vissuto e si sono estinti nella Penisola italiana e nel Lazio. Si imparerà quindi a riconoscere l’alternanza tra periodi glaciali e interglaciali e i diversi paesaggi, andando a sottolineare il rapporto intercorso tra uomo e animali. 

Di seguito alcuni esempi di ciò che si andrà ad imparare:

1- Comprendere la distanza cronologica tra i Dinosauri (materia di studio della Paleontologia) e i Mammiferi che dal Paleolitico ad oggi hanno fatto, e stanno facendo, la storia del nostro pianeta. 

2- Capire cosa si conserva e non si conserva di un animale morto migliaia o milioni di anni fa e spiegare al meglio i processi di fossilizzazione. 

3- Imparare a conoscere le caratteristiche fisiche degli animali (posizione, aspetto e peso dei principali elementi scheletrici) appartenenti alle differenti Classi animali (Pesci – Uccelli – Mammiferi – Rettili). 

4- Comprendere, tramite osservazione diretta, differenze anatomiche tra Carnivori, Onnivori ed Erbivori (masticazione, locomozione, sesso, ecc.). 

5- Capire come e perché si è giunti alla domesticazione animale e quali sono o erano i predecessori degli attuali animali domestici. 

6- Comprendere il motivo delle estinzioni: quali fattori le provocarono? Furono solo motivi climatico-ambientali o anche l’uomo ebbe un ruolo importante?

Materiali e metodi:

Durante il laboratorio agli alunni verranno mostrate, e potranno toccare con le proprie mani, veri elementi ossei sia fossili che da collezione di confronto, forniti da alcuni colleghi del Laboratorio di Bioarcheologia del Museo Pigorini o di mia proprietà. Inoltre, gli verranno mostrate immagini e un Power Point riguardanti la Preistoria in generale e l’Archeozoologia, seguendo una bibliografia aggiornata ad oggi.

Età: Dalla IIIa elementare
Durata: 2/3 ore

Gli animali e l'uomo nella Preistoria

a cura del dott. Giuseppe De Angelis (archeologo)

Il programma della giornata riguarderà la Preistoria e in particolare: 

– L’evoluzione degli animali dai Dinosauri ai Mammiferi facendo capire le ampie distanze temporali intercorse tra i grandi “rettili” e i mammiferi. 

– Si ripasserà l’Evoluzione umana avvenuta dal Paleolitico inferiore a quello superiore (Ardi, Lucy, differenze tra Neanderthal e Homo sapiens, ecc). 

– Si parlerà del periodo dei cacciatori-raccoglitori (Paleolitico medio e superiore) e poi di “domesticazione animale” e “rivoluzione agricola” (Neolitico). 

– Si parlerà di interazione tra uomo e animale ovvero per quale motivo l’uomo sfruttò gli animali: compagnia? Cibo? Prodotti secondari o altro? 

– Verrà spiegata la differenza tra Antropologia fisica, Paleontologia e Archeozoologia, materie spesso confuse tra loro anche dagli adulti.

Gioco-Laboratorio: “Pittura e incisione Rupestre”

 I ragazzi dovranno prima disegnare i mammiferi che vivevano a stretto contatto con l’uomo e poi, a parte, preparare una sagoma stilizzate di un altro elemento (animale o vegetale) da incollare sullo stesso cartoncino, imitando quindi l’incisione rupestre.
Obiettivi: Si imparerà a riconoscere quali animali vivevano a contatto con l’uomo nel Paleolitico e Neolitico e i motivi di queste misteriose rappresentazioni, ripasseranno l’Evoluzione umana e impareranno le tecniche di caccia, raccolta, agricoltura e allevamento che si svilupparono attraverso i millenni.

Materiali che verranno utilizzati:

Colori a tempera o a pastello dalle tonalità gialle-arancio-rosse e nere, imitando quindi l’ocra e il manganese, gli unici colori utilizzati dai nostri antenati.

Età: IIIa elementare
Durata: 2/3 ore

Una mattinata con gli Etruschi: la bottega degli artisti e scrivere etrusco

a cura della dott.ssa Luciana Alberghetti (archeologa)

Il popolo degli Etruschi o, meglio, i Rasenna, erano i discendenti dei Villanoviani, popolo dell’età del Ferro che tra il X e l’VIII secolo a.C. ha abitato nelle zone dell’Italia centrale, oggi comprese nei confini della Toscana, del Lazio settentrionale e dell’Umbria occidentale, in parte dell’Emilia e Romagna e della Campania.
L’attività laboratoriale sarà introdotta da Briefing con slides sulla civiltà etrusca (posizione geografica, storia, società, arti figurative, religione) della durata di circa 30 minuti per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale favorendo un apprendimento condiviso e divertente.
Le classi verranno poi divise in due gruppi e lavoreranno a due attività diverse:
1) La bottega degli artisti.
Gli Etruschi erano eccellenti artisti e utilizzavano l’affresco per decorare le pareti delle tombe all’interno delle necropoli. Osservando una tomba dipinta di Tarquinia, gli alunni sperimenteranno la tecnica utilizzata dagli Etruschi e realizzeranno un affresco utilizzando argilla e colori primari.
2) Scrivere in etrusco.
Proviamo a scrivere su lamine di rame come nelle famose ‘Lamine di Pyrgi’ , tre lastre d’oro alte circa 20 cm. che riportano dei testi in etrusco e in fenicio. I ragazzi si eserciteranno ad incidere una frase o il proprio nome con i caratteri dell’alfabeto etrusco.

Materiale occorrente: 

1) Pasta per modellare bianca (grammi 1000), Tempere colori primari (non acquerelli), Pennelli di due dimensioni diverse, Figurine da ricalcare- 2) Lastre di rame, base di cartone spesso, fogli di carta da lucido, ferma campioni.

Età: scuole elementari
Durata: 2 ore circa

Una giornata al Villaggio delle Macine

a cura delle dott.sse Alessandra Bolognesi e Silvia Sabatini.

Il villaggio delle macine nasce durante l’età del Bronzo Medio (XVIII a.C.) sulla linea di riva formatasi con il ritiro delle acque del lago di Albano. I dati archeologici confermano la presenza di un insediamento in parte di tipo palafitticolo, in parte su terraferma bonificata ed arginata. La sua denominazione deriva dalla grande quantità di macine in pietra porosa ritrovate in loco, di cui alcuni esemplari erano destinati allo scambio commerciale. Di seguito la proposta didattica ha lo scopo di ripercorrere quelli che erano gli aspetti della vita quotidiana degli abitanti, partendo da due semplici domande: – Cosa facevano gli abitanti nel villaggio durante le loro giornate? -Quali erano alcune delle loro attività quotidiane?
Il laboratorio sarà introdotto da una breve spiegazione del contesto, con relativa proiezione di diapositive (20 min. ca.). 

A seguire:
Laboratorio di archeologia sperimentale (40 min. circa).
Le classi verranno divise in gruppi e lavoreranno insieme a queste due attività.
1) Utilizzo di una macina, ricavata dall’assemblaggio di pietre dalla forma verosimile.
2) Realizzazione di vasi in argilla con decorazioni incise, tipiche dell’età del Bronzo, in riferimento ai ritrovamenti presenti nelle teche museali.
Lo scopo sarà quello di aiutare i bambini a comprendere alcune delle attività alla base del ciclo produttivo quotidiano di un villaggio durante l’età protostorica. Si cimenteranno nella macinatura dei cereali, nella macinatura degli ingredienti per realizzare l’impasto dell’argilla, utile nell’attività artigianale, e nella realizzazione ultima di vasi per la conservazione degli alimenti.
Visita della sezione preistorica e protostorica del Museo Civico “Mario Antonacci”.

Materiali: 

coppie di macine; cerali; panetti di argilla secca o das.

Età: scuole primo grado.
Durata: 2 ore.

Una giornata nell’accampamento della Legione Seconda Partica

a cura delle dott.sse Alessandra Bolognesi e Silvia Sabatini.

Il legionario romano è da sempre considerato una delle figure più importanti del sistema militare: un soldato fedele alla patria, dedito all’arte della guerra e costantemente in viaggio per difendere il limes dell’impero. Sappiamo che la realtà era ben diversa da quello che veniva riportato dalle fonti, perché, di fatto, la sua vita non era scandita solo da battaglie, strategie belliche e spedizioni, ma anche da momenti di pace, durante i quali era impegnato in molte altre attività che svolgeva nel proprio accampamento. Si dilettava nell’artigianato, costruiva strade ed acquedotti, si recava al tempio per rendere omaggio agli Dei, oppure si intratteneva in giochi ludici durante le ore di riposo. L’attività didattica, proposta qui di seguito, ha l’obiettivo di far luce su uno spaccato di vita quotidiana del legionario e sul funzionamento dei castra albana. Come era la vita dei legionari durante i periodi di pace? Quale attività svolgevano all’interno dell’accampamento?

Il laboratorio sarà introdotto da una breve (15 minuti circa) spiegazione sulla storia e l’organizzazione dei Castra Albana e della Legione Seconda Partica.

Laboratorio di archeologia sperimentale (45 min. ca). Le classi verranno divise in gruppi e lavoreranno insieme a una / due o tre delle seguenti attività (in base al tempo a disposizione) 

Attività ludica: 

1) Ricostruzione di uno dei giochi più apprezzati dai Romani, il gioco della dama. Per realizzare le pedine e il tabellone si può utilizzare il cartone di spessore medio che i bambini coloreranno con i colori a loro disposizione (è previsto un tempo di gioco per capire le regole ed il funzionamento). 

Attività culturale: 

2) Ex voto: parti del corpo umane ed animali modellate con argilla (o das) dai bambini attraverso la visione di alcuni esempi stampati su carta. 

Attività artigianale: 

1) Creazione di tegole con bolli (il bollo della seconda legione si può realizzare con degli stampini fatti appositamente, ad esempio in legno) e/o di ceramica da mensa e/o anfore vinarie o olearie (argilla o das) in scala ridotta.

Visita al Museo della Seconda Legione Partica (1 ora ca). Nota bene: nel caso in cui le classi fossero numerose, entrambi i laboratori possono essere strutturati in modo tale da alternare un gruppo in visita museo, mentre l’altro svolge il laboratorio in sala conferenza e viceversa. Inoltre, entrambi i laboratori sono studiati per essere svolti in un’unica giornata oppure dividendo le varie attività in più giorni, sempre della stessa durata.

Materiali: 

cartone spessore medio, colori, argilla/das.

Età: scuole primo grado
Durata: 2 ore.

Se un reperto potesse parlare…

a cura della dott.ssa Fabiana Terenzi.

Il laboratorio didattico si configura come uno spazio di attività in cui sono gli studenti a diventare protagonisti rielaborando in modo personale e creativo quanto osservato durante la visita al museo. La proposta nasce dall’esperienza di Docente di Lettere presso scuole medie e superiori del territorio e affonda le radici nella convinzione che il museo debba essere una risorsa per la collettività, per i giovani in particolare, un luogo di relazione e socialità.

La finalità principale del laboratorio che si propone consiste nel favorire la fruizione da parte delle scolaresche del museo di Albano in modo differente dal solito. È importante che i giovani percepiscano il museo non solo come un luogo di studio, di apprendimento e di approfondimento (dell’archeologia, della storia, delle tradizioni, dei miti nel senso tradizionale della parola), ma possano viverlo come luogo di svago in cui svolgere attività ludico – culturali coerenti con la loro età e con il grado di istruzione frequentata. Si ritiene che sia questa la chiave per accrescere la presenza delle scolaresche del territorio e restituire centralità e visibilità ad una realtà che avrebbe bisogno di essere più valorizzata e rinnovata.

Obiettivi

1) stimolare la capacità ideativa e la creatività degli studenti; 

2) rielaborare in autonomia i contenuti ascoltati durante la visita; 

3) consolidare e/o potenziare le capacità di produzione scritta e orale di testi; 

4) consolidare e/o potenziare la capacità di esprimersi in pubblico; 

5) stimolare la disponibilità al lavoro in gruppo.

Età: scuola primaria e secondaria di I grado e al primo biennio delle scuole superiori.
Durata: 3 ore.

La bulla e la lunula

a cura del dott. Luca De Negri

Il progetto propone un’attività che mette in gioco i ragazzi e cerca di stimolare in loro la creatività artistica, ispirandosi a specifici oggetti e ornamenti di uso privato degli adolescenti dell’epoca romana, dando vita ad una vera e propria riproduzione storica. Durante il laboratorio verrà fatta una breve introduzione storica che possa inquadrare il periodo che si sta trattando ed inoltre sarà illustrato il lavoro da svolgere che riguarderà la riproduzione di particolari amuleti utilizzati dai bambini durante l’epoca romana come la “Bulla” e la “Lunula”. Il laboratorio sarà implementato con vestizioni dei bambini con costumi che riproducono vestiti di età romana, proiezioni di immagini e letture di brani legate all’infanzia in età romana.
Gli studenti potranno realizzare questi amuleti e gioielli in scala reale. Gli studenti potranno utilizzare la pasta sintetica (das), con l’obiettivo di andare a creare una riproduzione tridimensionale degli amuleti. I lavori una volta terminati verranno fatti asciugare per 24 h ed in fine potranno essere decorati a proprio piacere dallo studente. Tutto il materiale sarà messo a disposizione dall’ente museale e gli studenti lo troveranno pronto nel momento in cui giungeranno in sede. 

Le finalità di questo progetto sono quelle di: 

1) Creare una sana competizione tra gli studenti in modo tale da poterli stimolare al raggiungimento di un obiettivo; 

2) Ridare vita tramite la riproduzione con il Das ad oggetti di uso privato dei bambini e bambine dell’epoca romana; 

3) Stimolare la creatività mettendola insieme alle nozioni acquisite; 

4) Promuovere la funzione civile e sociale della divulgazione storico-artistica; 

5) Potenziare la programmazione didattica in un’ottica di interdisciplinarità; 

6) Stimolare la cooperazione tra associazioni, enti e musei, costruendo reti e strutturando progetti condivisi.

Materiali: 

pasta sintetica (das).

Età: elementari, medie e superiori.
Durata: 1-2 ore

Giochi romani

a cura della dott.ssa Alessandra Curcio

Per i Romani il gioco aveva un forte valore educativo, sin dall’infanzia. Il laboratorio propone giochi di abilità (Ludus castellorum, sfida per far stare in equilibrio un gruppo di noci e far cadere quelle dei propri avversari; Tabula inclinata, sfida a far rotolare le proprie noci contro quelle degli avversari; Gioco dell’orca, sfida a lanciare le proprie noci in un orcio (vaso); Tabula numerata, sfida a far rotolare le noci sulle caselle con punteggio più alto) e giochi di ragionamento, talmente popolari da essere insegnati nelle scuole e praticati anche tra i legionari, utilizzando specifiche superfici (tabulae lusoriae), dadi e pedine (Deudecim scripta; tatrunculi, etc). 

I giochi saranno illustrati e insegnati agli studenti, impegnati a calarsi nei panni dei bambini, ragazzi e legionari dell’antica Roma.

Materiali:

Gusci di noci; tavole lusorie.

Età: III elementare – I media
Durata: 1 ora / 1.30 ora.