Età del Bronzo
Particolarmente interessanti i materiali, provenienti dal “Villaggio delle Macine”, abitato perilacustre che visse tra la fine dell’età del Bronzo antico fino alle fasi iniziali del Bronzo medio (XVIII – XVII a.C.) sulle rive del lago Albano. Il villaggio, esteso per circa due ettari, era impostato su un palancato ligneo sorretto da una fitta sequenza lignea di pali conficcati sul margine umido del Lago.
La caratteristica denominazione è dovuta al gran numero di macine in pietra vulcanica rinvenute, solo in parte esposte. Nelle vetrine del Museo, oltre a una selezione di forme ceramiche (tazze, scodelle e grandi olle per contenere le derrate), è esposta un’ampia varietà di oggetti in bronzo, che testimoniano la fiorente attività metallurgica (asce ad alette, pugnaletti e punte di lancia). L’economia, basata sulle colture cerealicole (orzo e frumento) e raccolta di frutti selvatici, era integrata dall’allevamento di caprovini e maiali, e da cacciagione. Interessante anche la presenza di numerosi pesi da rete, a testimonianza della grande importanza rivestita dalla pesca nell’economia del villaggio. Da ricordare che da questo sito proviene una delle più antiche testimonianze di perle in vetro dell’Italia centro-meridionale, oltre ad altri vaghi di collana realizzati in ambra e impasto.